Vorresti avere un quadro più chiaro sugli atteggiamenti illegittimi dei Gestori e approfondire le tutele della famosa Legge Bersani?
Siamo un team di avvocati specializzati in telefonia, e nell’articolo ti forniamo tutte le informazioni utili offrendoti al contempo la nostra assistenza per risolvere i problemi con il Gestore!
Cos’è la Legge Bersani?
La cosiddetta Legge Bersani n. 40 del 2 aprile del 2007 (convertendo in legge definitiva il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7) si applica ai contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia, reti televisive, Pay TV e comunicazione elettronica.
Quali tutele garantisce ai consumatori la Legge Bersani?
Questa legge sancisce dei principi importanti per quanto riguarda la facoltà di recedere dal contratto, le tempistiche previste e i costi, affermando che:
“I contratti d’adesione devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell’operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni”.
Come viene aggirata la legge Bersani dai Gestori?
L’espressione “spese non giustificate” è stata strumentalizzata dagli operatori che hanno semplicemente cambiato nome alle “vecchie penali” attribuendogli diversi nomi, ad esempio:
- contributi di disattivazione
- importo per dismissione
- costo per attività di migrazione
- costo disattivazione linea
- contributo disattivazione
- corrispettivo recesso anticipato.
L’AgCom ha dovuto chiarire che in ogni caso l’utente non deve versare alcuna “penale”, comunque denominata, a fronte dell’esercizio della facoltà di recesso o di trasferimento delle utenze, poiché gli unici importi ammessi in caso di recesso sono quelli “giustificati da costi degli operatori”.
Decreto Concorrenza e Legge Bersani: la disdetta del contratto
Per tutelare ancor di più i consumatori, la legge Bersani ha subìto delle modifiche nel 2017 grazie al Decreto Concorrenza che ha imposto:
- maggiore trasparenza sui costi di dismissione: i costi di recesso e trasferimento della linea devono devono essere esplicitati chiaramente al momento della firma del contratto oltre ad essere commisurati e rispondenti alle spese sostenute dalla compagnia.
- semplicità nella procedura di disdetta e possibilità di richiesta per via telematica.
- obbligo di consenso espresso del cliente per l’attivazione di servizi a pagamento.
Legge Bersani: chiarimenti su costi, credito residuo e sconti
La normativa ha introdotto delle novità per quanto riguarda i costi delle commissioni nelle ricariche telefoniche, che si sono azzerati (quindi il credito delle ricariche telefoniche equivale alla spesa sostenuta).
In caso di cambio operatore, il gestore è tenuto a trasferire il credito residuo del cliente sulla nuova sim o accreditarlo su conto corrente.
Infine, grazie al supporto dell’AgCom (con la Delibera 487/18/CONS) si è chiarito che il gestore non può richiedere la restituzione degli sconti di cui l’utente ha usufruito durante il rapporto contrattuale.
Come ti assistiamo gratuitamente
Se leggendo l’articolo hai capito di subire una scorrettezza o ti sei rivisto in una delle situazioni in cui il Gestore tenta di aggirare la Legge Bersani, sappiamo come aiutarti.
Siamo un team di professionisti specializzati in assistenza legale, la cui mission è quella di risolvere i problemi di consumatori, professionisti e aziende con gli operatori telefonici.
Quello che garantiamo agli utenti è la tutela dei loro diritti e l’ottenimento di:
- giusto risarcimento tramite l’indennizzo e il rimborso per il disagio subìto
- lo storno delle somme indebitamente richieste.
Una volta ricevuta la segnalazione, esamineremo il tuo caso e ti forniremo riscontro nel più breve tempo possibile. La nostra assistenza è totalmente gratuita, perché il nostro onorario lo facciamo pagare ai Gestori.
Sarai poi tu a decidere liberamente se affidarti a noi.