L’utente, che si è rivolto a RimborsoTelefonico, lamentava che i servizi di telefonia fissa (voce + connessione internet) non risultavano funzionanti pur essendo in regola con i pagamenti.
L’utente lamentava che a far data dal 29.11.2019 i servizi di telefonia fissa (voce + connessione internet) sull’utenza a lui intestata non risultavano funzionanti, senza alcuna motivazione o preavviso, pur essendo in regola con i pagamenti con il gestore VODAFONE ITALIA s.p.a.
VODAFONE ITALIA s.p.a. sosteneva che l’utenza in questione non era più contrattualizzata VODAFONE, essendo migrata dal novembre 2019 verso altro operatore telefonico.
E, tuttavia, pur ammettendo il disservizio, non ha fornito adeguata prova della ritenuta causa di giustificazione, non avendo prodotto e documentato alcuna domanda di migrazione o richiesta in proposto pervenuta dal titolare dell’utenza o da un suo delegato, non avendo, fra l’altro, neppure indicato quale sarebbe stato l’operatore subentrante.
Il Tribunale, quindi, accolta la domanda dell’utente, ha condannato VODAFONE all’immediata riattivazione dell’utenza in questione nonché ad un maxi risarcimento di euro 2.622,50 oltre alle spese legali.
E, tuttavia, pur ammettendo il disservizio, parte convenuta non ha fornito adeguata prova della ritenuta causa di giustificazione, non avendo prodotto e documentato alcuna domanda di migrazione o richiesta in proposto pervenuta dal titolare dell’utenza o da un suo delegato, non avendo, fra l’altro, neppure indicato quale sarebbe stato l’operatore subentrante.
In tal senso, anche la fattura (tra l’altro autoprodotta) del 22.1.2020 con indicazione “disattivazione: contributo per migrazione linea” non consente di fornire idonea giustificazione alla condotta di parte resistente.
E, del resto, il fatto che l’utenza in questione, in realtà, non sia migrata ad altro operatore è confermato dal fatto che, come dimostrato da parte ricorrente, tutt’ora, componendo il numero da una utenza domestica, è l’operatore “VODAFONE-OMNITEL” – e non altro operatore successivamente intervenuto – che afferma che “l’utenza non è più attiva”.