I costi dei servizi a pagamento molto spesso si nascondono fra le righe del conto telefonico che ricevi ogni bimestre dal tuo operatore, o nei dettagli del traffico online, che quasi mai consulti.
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Servizi a pagamento e abbonamenti indesiderati
Applicazioni di messaggistica e social network sono le piattaforme preferite dai truffatori per far attivare gli utenti abbonamenti a pagamento.
Si nascondono fra le righe del conto telefonico che ricevi ogni bimestre dal tuo operatore, o nei dettagli del traffico online, che quasi mai consulti.
Le piattaforme social sono diventate il luogo preferito dai cybercriminali per architettare le loro truffe e attivare abbonamenti non richiesti sullo smartphone. Ogni giorno milioni di persone si collegano su Facebook e aprono i link più disparati: notizie di sport, di attualità, di politica, ma anche video e immagini. E i truffatori scommettono proprio sulla curiosità degli utenti di vedere foto e video di luoghi fabieschi per riuscire a farli cadere nelle loro trappole.
Servizi premium più diffusi
Di seguito una lista non esaustiva dei più ricorrenti servizi premium il più delle volte non richiesti.
- Mobando
- Emcube
- Hot times e sexy passion
- Plinknets
- ilcircolo.net e Planet Club
- Gioco dastuzia
- FlashMob Ita
- PayVox e Runfull
- Kaleidoscopio
- Vivooz
- Playmobile
- Appsorado
- Hotxgirl
- MyTVStore
- Hot Julia
- Easy Time
- Info Banking
- Tekkavop
- Tekka lab
- BlablaVip
- MilleVoglie
- Sogni e stelle
Le imprese responsabili di queste pratiche scorrette hanno sede in territori extra europei, e perseguirle legalmente risulta quasi impossibile; gli operatori telefonici che cedono i numeri a queste grandi aziende pubblicitarie (senza i quali non potrebbero minacciare il nostro credito) secondo l’Antitrust non solo non tutelano sufficientemente i loro utenti ma sono accusate di aver costruito un sistema di per sé lesivo dei diritti degli utenti stessi.