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Gennaio 30, 2020

Come difendersi dalle società di recupero crediti


Come difendersi dalle società di recupero crediti

Ogni giorno ci arrivano segnalazioni da utenti di un qualsivoglia servizio telefonico (linea di rete fissa, servizi internet o linea mobile) che si sono visti recapitare una pratica di recupero crediti relativa a qualche bolletta o canone non pagato.

Indice dei contenuti – Come difendersi dalle società di recupero crediti

  1. Esempi delle minacce più comuni delle società di recupero crediti
  2. Tutte affermazioni sono prive di fondamento!
  3. Perchè non bisogna sottovalutare il recupero crediti in telefonia?
  4. Consulta il provvedimento originale

Negli ultimi anni sempre più segnalazioni lamentano le condotte di tali operatori telefonici specialisti del terrorismo creditizio con chiamate quotidiane e non solo al “presunto” debitore, ma anche al vicino di casa, ai figli o parenti che in quel momento non ha risposto al telefono, visite a casa e lettere minatorie di qualsiasi calibro.

Esempi delle minacce più comuni delle società di recupero crediti

  • Se non paga se la vedrà col giudice in Tribunale;
  • Se non paga entro domani passeremo la pratica ad Equitalia;
  • Stiamo per farle un pignoramento dello stipendio;
  • Se non paga dopo la nostra richiesta diventa un reato penale;
  • Se non paga verrà segnalato tra i cattivi pagatori e non otterrà mai più un finanziamento;
  • Se non paga riceverà la visita dell’ufficiale giudiziario a casa sua;
  • Se non paga procederemo con il fermo amministrativo della sua auto.

Tutte affermazioni sono prive di fondamento!

Infatti le società di recupero crediti hanno soltanto il compito di recuperare i soldi, eventualmente, dovuti dal consumatore alla società creditrice, ma non potranno mai, da sole, procedere giudizialmente contro il debitore.

L’accanimento degli operatori di queste società (nel caso della sentenza qui sotto la Service Lines srl, società ben nota agli ex abbonati Tim!) dipende dal fatto che gli stessi telefonisti verranno pagati soltanto in caso di risultato positivo e a credito recuperato con una minima provvigione ed inoltre, molto spesso anche la stessa società di recupero crediti prende la propria percentuale soltanto a risultato acquisito, ecco il perché di tanta pressione sul debitore.

Generalmente però la società di recupero crediti riceve soltanto l’incarico di effettuare un tentativo stragiudiziale per recuperare i soldi delle bollette insolute, ma non ha alcun titolo per promuovere azioni legali perché non c’è la “cessione del credito” prevista dall’art.1264 del C.C., in base al quale la cessione ha efficacia solo se prevista dal contratto sottoscritto o se notificata tramite raccomandata.

Perchè non bisogna sottovalutare il recupero crediti in telefonia?

Seppure la maggior parte delle descritte minacce degli operatori del recupero crediti sono poco più che fandonie, c’è però da sapere che sussiste oggi l’effettiva possibilità di essere iscritti in S.I.Mo.I.Tel., il registro dei clienti morosi nel pagamento delle bollette del telefono.

Si tratta di un registro in cui saranno riportati i nomi di tutti quei clienti che non hanno regolarizzato i propri pagamenti con gli operatori telefonici e che può precludere eventuali richieste di attivazione di una nuova linea telefonica presso una nuova compagnia.

La segnalazione nel registro dei cattivi pagatori della telefonia sarà preannunciata da una comunicazione che riporterà la data esatta di inserimento nel registro e anche tutte le informazioni sui pagamenti non regolarizzati. Le informazioni saranno registrate e conservate per 36 mesi nell’archivio e verranno cancellate automaticamente solo quando avrai regolarizzato i tuoi pagamenti.

In caso di richieste di somme non dovute richiedi la nostra ASSISTENZA GRATUITA o contattaci via WhatsApp al numero +39 380 6924262 un nostro consulente sarà a tua disposizione!

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Consulta il provvedimento originale


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