Il tuo operatore telefonico ha ingiustificatamente sospeso il servizio? Ha ritardato l’attivazione di un servizio o la portabilità di un numero? Ti ha attivato un servizio o una tariffa che non hai mai richiesto? Hai diritto ad un indennizzo!
Di seguito andiamo ad analizzare, nel dettaglio, i singoli disservizi e i relativi risarcimenti individuati dall’Agcom. Un’analisi necessaria per comprendere quando è dovuto il risarcimento ed a quanto ammonta.
Indice dei contenuti
- Ritardo nell’attivazione del servizio o nel trasloco di linea
- Cessazione o sospensione amministrativa del servizio senza preavviso
- Interruzione o malfunzionamento del servizio per questioni tecniche
- Malfunzionamento per ritardo nella riparazione del guasto
- Ritardo e disservizi nel passaggio tra operatori e portabilità numero
- Attivazione di servizi e/o piani tariffari non richiesti
- Fornitura non richiesta di apparecchiature terminali (modem, router, decoder) o SIM
- Perdita della numerazione
- Errata od omessa indicazione negli elenchi telefonici pubblici
- Mancata o ritardata risposta ai reclami
- Quando si applicano gli indennizzi Agcom
- L’indennizzo automatico
- L’indennizzo per le utenze telefoniche business
Ritardo nell’attivazione del servizio o nel trasloco di linea
Nel contratto stipulato con l’operatore di telefonia viene indicato il termine massimo entro il quale il servizio deve essere attivato o la linea deve essere traslocata. Per ogni servizio non accessorio, l’operatore dovrà corrispondere 7,50€ per ogni giorno di ritardo. Se il servizio riguarda la connessione a Internet su banda ultra-larga, l’indennizzo viene maggiorato di 1/3: 10€ al giorno per il ritardo.
L’indennizzo andrà versato al cliente anche nel caso in cui l’operatore non assolva all’onere d’informazione circa i motivi del ritardo, i tempi necessari per l’attivazione o gli eventuali impedimenti. Il cliente dovrà essere rimborsato anche nel caso in cui le motivazioni addotte per il ritardo (tecniche o amministrative) non risultassero veritiere.
Cosa accade se il ritardo d’attivazione riguarda i servizi accessori o i servizi gratuiti? Le cifre cambiano: 2,50€ al giorno fino a un massimo di 300€ per i primi, 1€ al giorno per i secondi fino a un massimo di 100€.
Cessazione o sospensione amministrativa del servizio senza preavviso
Il servizio di telefonia o di connessione Internet è stato interrotto o sospeso improvvisamente d’ufficio senza un giustificato motivo o un preavviso? Anche in questo caso il cliente è tutelato con un indennizzo di 7,50€ per ogni giorno di sospensione e per ogni servizio non accessorio.
Nel caso di cessazione o sospensione degli altri servizi, vale quanto detto per il ritardo nell’attivazione: 2,50€ al giorno fino a un massimo di 300€ per i servizi accessori, 1€ al giorno fino a un massimo di 100€ per i servizi gratuiti.
Interruzione o malfunzionamento del servizio per questioni tecniche
Può accadere che il servizio venga interrotto completamente per uno o più giorni a causa di problemi tecnici imputabili all’operatore. In questo caso, l’operatore dovrà corrispondere 6€ al giorno, per ogni giorno d’interruzione.
Anche quando il servizio non viene interrotto completamente, ma risulta discontinuo a causa di problematiche imputabili all’operatore, l’indennizzo spettante al cliente è di 3€ ogni giorno di malfunzionamento.
Il conteggio dei giorni parte dalla segnalazione del cliente.
Malfunzionamento per ritardo nella riparazione del guasto
Sulle linee telefoniche e Internet, si sa, i guasti possono accadere di frequente. Tuttavia, gli operatori sono tenuti a offrire un servizio continuativo. Quando ciò non accade perché l’operatore indugia nella riparazione del danno, l’indennizzo di 7,50€ al giorno è dovuto per il periodo che intercorre tra la segnalazione del reclamo al ripristino delle funzionalità del servizio.
Ritardo e disservizi nel passaggio tra operatori e portabilità numero
Chi paga nel caso in cui si verifichi un ritardo nella procedura di cambio operatore? L’indennizzo di 1,50€ al giorno dovrà essere corrisposto dall’operatore ritenuto responsabile del ritardo.
Qualora il ritardo riguardi solo la portabilità del numero, l’operatore che ha causato la dilazione dovrà pagare 5€ al giorno per il ritardo.
Attivazione di servizi e/o piani tariffari non richiesti
Una delle problematiche più frequenti tra i titolari di contratti telefonici mobile o fissi è l’attivazione di servizi (non accessori) o piani tariffari non richiesti. Anche per questi casi è previsto un indennizzo di 5€ per ogni giorno di attivazione; inoltre, il cliente ha il diritto di non pagare il corrispettivo per tali servizi o di richiederne lo storno.
Se l’attivazione riguarda servizi accessori, l’indennizzo è di 2,50€ al giorno.
Il conteggio dei giorni parte dalla segnalazione del cliente. Vai all’indice
Fornitura non richiesta di apparecchiature terminali (modem, router, decoder) o SIM
Con l’avvento dell’era del modem libero, questo indennizzo ha ancora più senso. Se l’operatore recapita a casa del cliente dispositivi come modem, router, decoder o SIM di cui nessuno abbia richiesto la fornitura, il cliente dovrà ricevere 25€ per ogni apparecchiatura o SIM ricevuta.
Perdita della numerazione
Un indennizzo giustamente salato, perché proporzionato al disagio arrecato, è quello relativo alla perdita di titolarità del numero telefonico assegnato. Da un giorno all’altro, il tuo numero viene assegnato a un altro utente a causa di un errore dell’operatore. Per questo errore, l’operatore dovrà pagare ben 100€ ogni anno di precedente utilizzo della numerazione persa, fino a un tetto di 1.500€.
Errata od omessa indicazione negli elenchi telefonici pubblici
Chi ha interessa a essere presente negli elenchi telefonici pubblici può richiedere un cospicuo indennizzo nel caso in cui l’operatore ne abbia omessa l’indicazione. Si tratta di 200€ per ogni anno di mancata presenza nei registri pubblici. La voce è presente ma è errata o non è stata aggiornata a seguito della richiesta dell’interessato? Anche in questo caso, l’operatore dovrà rimborsare il disagio con 200€ all’anno.
Il conteggio del periodo di disservizio parte dalla data di segnalazione del cliente.

Mancata o ritardata risposta ai reclami
Le risposte ai reclami presentati all’operatore devono avvenire nei termini individuati dalla carta dei servizi o dalle delibere dell’Autorità. Nel caso in cui tali termini non vengano rispettati, il cliente può richiedere un indennizzo di 2,50€ per ogni giorno di ritardo fino a un limite di 300€.
Quando si applicano gli indennizzi Agcom
Gli operatori posso definire contrattualmente anche indennizzi più favorevoli e, in caso di controversia, saranno validi gli indennizzi più favorevoli per il cliente.
Gli indennizzi stabiliti dall’Agcom non sono applicabili se l’operatore, entro 45 giorni dal reclamo, eroga gli indennizzi secondo quanto stabilito dal contratto.
L’indennizzo automatico
Nel caso di ritardo dell’attivazione del servizio e dell’interruzione o sospensione amministrativa, l’indennizzo è automatico e può avvenire in due modi:
Telefonia con fatturazione: l’accredito dell’indennizzo avviene con la prima fattura utile. Nel caso in cui l’indennizzo superi l’importo della fattura, la parte eccedente superiore ai 100€, su richiesta del cliente, verrà versata tramite assegno entro 30 giorni dall’emissione della fattura.
Telefonia con traffico prepagato: l’indennizzo viene accreditato sul conto di servizio del cliente entro 60 giorni dalla segnalazione del disservizio o dalla sua risoluzione.
L’indennizzo per le utenze telefoniche business
Alcuni indennizzi sono maggiorati del doppio o fino a quattro volte quando si tratta di utenze business. La ratio è chiara: per i clienti business, la linea telefonica e Internet sono strumenti di lavoro e i cui disservizi possono influire sul fatturato.