Esaminando le fatture può capitare di notare piccoli importi dei quali non riusciamo a darci una spiegazione: ma sono davvero dovuti?
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La risposta
NO, spesso non lo sono, perché l’operatore a volte addebita arbitrariamente alcuni servizi non ricompresi nel contratto sottoscritto ovvero, a seguito di modifiche unilaterali, che non vi ha comunicato adeguatamente; o ancora servizi che prima erano gratuiti o in promozione salvo poi divenire onerosi.
Come fare per ottenere il rimborso?
Questo spesso è un problema perché oltre all’operatore che normalmente non intende restituire alcunché, è complicato recuperare tutte le fatture vecchie che, come spesso accade, abbiamo gettato.
La prassi è la solita: “sottrarre” poche decine di euro (o pochi euro) ad ogni utente in modo tale da rendere antieconomico agire giudizialmente per l’affermazione del proprio “sacrosanto” diritto. Per gli utenti diventa una questione di principio, per gli operatori un notevole incremento di fatturato. Risultato: le compagnie telefoniche incamerano milioni di euro di indebiti guadagni a danno degli utenti. Gli esempi non mancano: servizi premium, fatturazione 28 giorni, modifiche contratto, ecc.
La soluzione
Il servizio offerto da Rimborso Telefonico rompe questo “circolo vizioso” consentendo agli utenti, senza anticipi di spese né rischi, di poter tutelare e veder riconosciuti i propri diritti, pretermessi dagli operatori telefonici, anche quando si tratti di pochi euro!